Dieta chetogenica

Finalmente la taglia 42

Ed eccomi qui, 42 anni, finalmente taglia 40-42: è stato un percorso lungo, faticoso, a tratti doloroso perché il mio essere una obesa di primo grado non era dovuto solo al cibo.

Non lo è mai: quando arrivi a bistrattare così il tuo corpo è perché la vita ha bistrattato.

Ho iniziato a usare il cibo a livello emozionale quando avevo 8 anni: mamma e papà litigavano in continuazione ed erano troppo presi dal loro quotidiano.

Ho lasciato andare quel periodo, ho capito che hanno fatto il meglio che potevano con gli strumenti che avevano. L’ho capito però a quasi a 40 anni, con percorsi di crescita personale e con la voglia, la determinazione di voler riprendere in mano la mia vita.

Ho provato tante diete anzi sono sempre stata a dieta che mi ricordi.

A 13 anni pesavo 83 kg, avevo i brufoli e portavo gli occhiali, oltre a chiamarmi Isidora: un’adolescenza d’inferno.

Alzarsi di notte per mangiare era la mia vita

Allora ho usato la tecnica del prendermi in giro per prima affinché non lo facessero gli altri, ma di sicuro non è stato un bel vivere. 

Ho ricordi di me che mi alzavo di notte per andare a mangiare ciò che era avanzato dalla cena: non ho mai mangiato grandi quantità ma stuzzicavo continuamente. Un pacchetto di cracker, un biscotto, un cucchiaio di Nutella, addirittura la pasta avanzata, fredda e scondita.

Quando mio padre se n’è andato di casa ed è sparito tutta la situazione è peggiorata.  Ho chiuso il mio cuore in una gabbia di cristallo per tanti anni: nessuna stima di me, grandi problemi relazionali con gli uomini (per forza cercavo mio padre!). 

È sempre quella sensazione di non essere adeguati, di non meritare amore e successo, di attendere sempre l’approvazione da parte degli altri ma, soprattutto, da parte di mio padre e di mia madre.

Essere madre mi ha fatto fare “click”

Poi è arrivato mio figlio Davide, un fulmine a ciel sereno che mi ha permesso di fare “click”. E di questo gliene sarò sempre grata.

Volevo essere per lui un esempio, un modello di riferimento ma non a parole bensì con i fatti. Ho iniziato, insieme all’ennesima dieta, a lavorare su di me con percorsi mirati a eliminare le vecchie credenze depotenzianti, a far crescere la stima di me e a seminare bene e gentilezza in tutto quello che faccio e con tutte le persone che incontro.

Ho tagliato i rami secchi intorno a me, mi sono circondata di persone e situazioni stimolanti per migliorare come persona e ho capito, alla mia età, che benessere fisico e mentale vanno di pari passo.

Cosa c’è dietro l’obesità?

Chi è sovrappeso o obeso non lo è, come sostengono in tanti, perché mangia e non si muove: non è così semplice. Se non desideri un cambiamento dentro di te puoi anche fare una dieta che ti permette di raggiungere il tuo obiettivo di peso ma poi torni come prima, anche con gli interessi.

Ed è per questo motivo per cui statisticamente il 95% delle persone fallisce una dieta, perché lo vive come privazione e non come uno stile di vita.

Perché ti racconto cose così personali e dolorose oggi? Hai presente le pubblicità alla TV di prodotti e trattamenti dimagranti con modelle taglie 38? Dimmi la verità, non ti balenato il pensiero: “Grazie tu sei bella, non ne hai bisogno!”.

A me sì e sono sicura anche a te. 

Abbiamo bisogno di esempi da seguire, di emozioni che ci permettano di modificare il nostro vissuto e che ci facciano dire: “Ok, ora basta, riprendo in mano il mio benessere fisico e mentale”.

Tutto ciò è diventato il mio scopo: aiutare che si trova oggi nella situazione in cui ero io stessa anni fa.

E lo faccio con professionisti della salute, con un’azienda la cui mission è portare salute e benessere nella vita delle persone, con un protocollo alimentare medico all’avanguardia, di cibo italiano, seguito da 4 università pubbliche italiane e l’università di Berkeley.

Dimagrire velocemente, dimagrire mangiando si può, si deve!